meno 13 giorni a new moon!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
cioè...esattamente tra due mercoledi molti di noi o l'hanno visto nelle proiezioni pomeridiane o saranno già al cinema a vedere finalmente il secondo episodio della saga di twilight!!!le farfalle allo stomaco iniziano già a farsi sentire che dite?
per come al solito cerchiamo di intrattenerci in questa estenuante attesa con qualche fanfic!
come tutti i mercoledi oggi leggiamo un nuovo capitolo di Back to Forks!
riuscirà Bella a superare la malinconia che il ritorno nella vecchia e cara Forks le porterà dentro?
buona lettura alla prossima!
Rientrai a casa con Alice…Esme, Jasper, Rosalie ed Emmett erano andati a caccia.
Edward se ne stava appoggiato alla ringhiera della grande veranda, lo sguardo perso nel vuoto mentre i raggi deboli del sole di inizio settembre lo colpivano sul volto facendolo brillare come uno splendido diamante dalle mille sfaccettature…
Mi si strinse lo stomaco…come avevo potuto farlo stare cosi male e neanche accorgermene?non dovevo più permetterlo…mai più.
Con un balzo gli fui accanto e gli sollevai dolcemente il mento: i suoi occhi dorati mi penetrarono dentro l’anima, accostai le mie labbra alle sue e chiusi gli occhi mentre mi facevo avvolgere e inebriare dal suo bacio travolgente. Tutti i baci di Edward mi mandavano letteralmente in estasi (anche quelli che ricordavo essere più prudenti quand’ero ancora umana)ma quello! Oddio! Fu come non avere più un corpo; mi sentivo la testa fluttuare in cielo come se fosse stata riempita di tante farfalle che volevano librarsi in volo;la sua mano stringeva la mia nuca mentre mi accarezzava i capelli, l’altra mi cingeva forte la vita, tenendo il mio corpo ben saldo al suo. Potevo sentire tutta la voglia che aveva di me toccare ogni molecola del mio essere, e nel frattempo potevo percepire anche tutta la paura che aveva di perdermi…
Mi strinsi sempre più a lui ed appoggiai la mia testa sul suo petto, sprofondando nel suo abbraccio!
- Mi dispiace Edward…ti ho fatto star male senza neanche volerlo…io…io..sai che preferirei morire piuttosto che farti soffrire…lo sai vero?-
Mi guardò serio, poi le sue labbra si aprirono in quel sorriso sghembo che amavo tanto:
- Lo so, amore mio…non pensiamoci più adesso. Vuoi?-
- Vorrei tanto spiegarti…farti capire quanto sia stata stupida…-
- Se non vuoi parlarne con me fa nulla, lo accetto…hai parlato con Alice e se questo ti basta a sentirti più tranquilla va bene cosi…-
- Ho parlato con Alice, certo…ma voglio spiegarti tutto…abbiamo sempre parlato e ci siamo sempre confidati…sarà sempre cosi!e poi – e gli sorrisi per fargli capire che davvero tutto era risolto- sono molto più tranquilla adesso! E voglio che lo sia anche tu…perché diamine non puoi leggere ancora i miei pensieri? Capiresti subito che non è assolutamente quello che pensi!-
- Non puoi sapere quello che penso!-
- invece si Edward! Ti conosco proprio bene per sapere che sei triste…e io non voglio perché non ce n’è proprio motivo!-
- mi basta sapere che tu sia tranquilla! Ma se vuoi parlare nessun problema! Quando saremo soli! Carlisle sta arrivando e poi…c’è la sorpresa!-
- nessun indizio? Proprio nessuno?- chiesi facendo gli occhi dolci; in genere funzionava anche se erano rare le volte che mi era servito ammaliare cosi Edward…una di queste quando avevo cercato di convincerlo a fare il viaggio sulla vecchia Volvo.
- non mi corrompi Bella!- e finalmente lo sentii scoppiare in una fragorosa risata!- tra poco lo scoprirai!
- Sono disposta ad aspettare solo ad una condizione!-
- sentiamo!-
- Non voglio vedere mai più quello sguardo triste, intesi Edward Cullen?-
- Come volete voi mia signora!- e facendomi l’occhiolino mi fece un piccolo baciamano
- Se assumessi in qualche modo degli zuccheri avrei il diabete alle stelle vedendovi!-
- Prima o poi lo faccio fuori…giuro!-mi disse stringendomi forte a se- vai a rompere a qualcun altro Emmett!-
- Fratellino dovresti sapere che ho una predilezione per te!- detto questo sentii Edward spingermi via e subito dopo Emmett si lanciò verso Edward che ovviamente lo schivò.
Emmett andò a sbattere proprio contro la porta-finestra che andò in mille frantumi, stessa sorte che toccò anche al tavolino in vetro che Esme aveva posizionato proprio nella stessa direzione , tra la televisione formato schermo cinema e i divani in pelle bianca.
- Esme si arrabbierà molto per questo, sapete?-dissi vedendo il guaio che avevano combinato
- Dici? Se io fossi in lei vi farei a pezzi, ma fortunatamente per voi,è buona- disse Alice scendendo dal piano di sopra e vedendo tutto quel disastro in salotto.
- Se puliamo tutto neanche se ne accorgerà- propose Emmett
- Genio che non sei altro! Secondo te non noterà che manca tutta una porta finestra e il tavolo?-
- Se tu non ti spostavi questo non sarebbe successo!- gli gridò Emmett
- Adesso la colpa è mia?? Tu fai l’idiota e la colpa sarebbe mia?ora lo dici tu ad Esme-
- Dirmi cosa?- chiese Esme arrivando con Rose e Jasper
Come fosse un gesto involontario tutti ci precipitammo quasi a coprire il danno, il che fu inutile visto che vi erano pezzi di vetro sparsi ovunque in veranda!
- Cos’è quello?-chiese indicando un’enorme lastra di vetro satinato proprio sotto il piede di Alice
- Quello?ah..beh…ecco…è il nuovo hobby di Bella! Siccome non può rompere case…si concentra sulle porte…-
L’avrei fatto a pezzi molto volentieri..se non fosse stato per il fatto che Jasper si era messo all’opera…di certo non per me…Esme doveva essere arrabbiata davvero.
- Emmett…la verità…- disse Edward conficcandogli il gomito proprio al centro dello stomaco
- E va bene…stavo solo scherzando poi lui si è spostato..accidenti a quel suo potere…non è leale insomma...dovremmo giocare alla pari… e guarda che mi ha fatto combinare…-
- Innanzitutto pulite..non voglio vedere un minuscolo granello di vetro da nessuna parte…e poi entro domani voglio vedere la finestra nuova già montata e un tavolo al suo posto. Mi sono spiegata?-
- Si, Esme..scusaci tanto…-
- Va bene dai..non fa nulla…ma la prossima volta che volete giocare a fare i bambini, siete pregati di farlo da qualche altra parte ok? Senza provocare nessuna calamità s’intende…-
Era tipico di Esme essere cosi dolce e affettuosa con tutti…non riusciva mai ad arrabbiarsi seriamente e cercava di essere davvero quella madre premurosa e affabile per tutti noi. Ci amava tutti a egual misura come fossimo davvero tutti figli suoi anche se aveva una attaccamento particolare nei riguardi miei e di Edward.
Emmett e Edward iniziarono a pulire e nel giro di pochi secondi tutto fu pulito.
Già era diventato buio e Carlisle non era ancora tornato. Esme era un po’ agitata anche se cercava di non darlo a vedere: com’era possibile che tardava ancora se non aveva ancora preso posto ufficialmente all’ospedale?
Fortunatamente Alice l’aveva “visto” e ci tranquillizzò tutti dicendo che a breve sarebbe tornato a casa: stava solo ispezionando bene la città per evitare vari pericoli…
- Alice…non mi stai dicendo tutto- la riprese Edward
- Gradirei un po’ di privacy, se permetti! sta tranquillo!-
Alice e Edward si scambiarono quelle battute cercando di non mettermi a parte della conversazione…il che voleva dire solo una cosa…non dovevo sapere e, per proprietà transitiva…aveva a che fare con Jacob Black.
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