come avevamo accennato tempo fa ogni primo lunedi del mese avremo con noi un ospite d'onore che ci racconterà un pò la sua vita!
oggi ci è venuta a trovare proprio lei in persona! la mitica Alice!
Ciao Alice! Benvenuta tra noi e grazie per aver accettato di rilasciarci questa breve intervista.
Grazie a voi! Sono così emozionata! E’ una cosa tanto umana, è la prima volta che mi capita. So già quali sono le domande, e ho già le risposte più carine che mi siano venute in mente…vedrete non vi deluderò!
1. Allora iniziamo subito! Vuoi raccontarci qualcosa di te?
Certo! Quello che posso raccontarvi si riferisce solo alla mia vita da vampira, visto che non ho memoria di quella che ero da umana. Ho scoperto, in circostanze non troppo piacevoli, che mi trovavo in un manicomio. Anche allora avevo delle visioni o qualcosa di simile credo, e furono loro a farmi finire in quel posto.
In realtà è come se fossi nata vampira, è l’unica vita che conosco, anche se una vampira vegetariana.
Ho capito che era giusto che fossi così quando ho visto Carlisle e la sua famiglia in un futuro che man mano nella mia mente si faceva più chiaro di pari passo con la fermezza della mia decisione di raggiungerli. Ma non prima di aver recuperato lui…Jasper.
Da allora non ci siamo più separati, solo in un’occasione è successo ed è stato terribile.
Lo stesso con la famiglia, una volta entrati a farne parte, ovvero una volta diventati dei Cullen, è stato come esserne stati membri da sempre. Non ci sono segreti tra noi, nel bene e nel male, e questo ha contribuito a fortificare la nostra unione. In più ognuno di noi porta un pezzetto di sé nella famiglia, dando un suo contributo speciale. Ad esempio, io mi occupo personalmente del look dell’intera famiglia. E’ il mio modo di essere indispensabile, no? Quello che penso e faccio è solo per il bene delle persone che mi sono vicine. Se scelgo con cura i vestiti per tutta la famiglia e mi prendo particolare cura di Bella è solo perché ci tengo a loro, e sono sicura che il mio gusto in fatto di estetica possa giovare!
Rosalie e Esme mi aiutano, ma diciamo che il capo sono io; anche quando si tratta di organizzare feste o altro, per me è qualcosa di emozionante! Tutti i preparativi, che mi curo personalmente di definire con precisione certosina… fiori, candele, le adoro! Rendono l’ambiente più colorato, accogliente, caldo, profumato…ad una festa non possono mancare! Mi piace occuparmi dei dettagli, e non sono mai troppi! Ricordo il successo del matrimonio di Bella. Tutti ci hanno fatto i complimenti. Quella volta ci ho messo il massimo dell’impegno eheheh
2. Qual è il rapporto con gli altri fratelli, specialmente con Edward…sappiamo che tra voi c'è proprio un legame particolare…
Sì è così, è questo è dovuto molto ai nostri rispettivi poteri. Non ho mai saputo cosa volesse dire avere una famiglia fin quando non ho conosciuto Carlisle e i vampiri che vivevano con lui.
Sapevo da quando li avevo visti nella mia prima visione che sarebbe andato tutto bene.
Edward ed io saremmo andati d’accordo, ovviamente dopo che lui mi avesse ceduto la sua stanza, la più bella della casa. Non l’ha fatto di sua spontanea volontà, ma si è trovato davanti al fatto compiuto. Vi spiego meglio. Io e Jasper siamo arrivati da Carlisle, mentre Edward era fuori a caccia con Emmett. La sorpresa per loro era che io li conoscessi bene, pur non essendoci mai visti prima. Conoscevo esattamente la casa, quindi all’inizio erano perplessi. Ma è nella natura di Carlisle voler allargare la famiglia, se c’è qualcuno che vuole imitare il suo stesso stile di vita in fatto di alimentazione.
Dicevo, Edward si è visto togliere la camera; dopo qualche perplessità si è lasciato convincere. Dopotutto vedeva nella mente di Jasper e nella mia la nostra sincerità.
Con Edward è facile comunicare. Quando ho bisogno che lui comunichi con me, dando un’occhiata ad esempio ai pensieri di Jasper, quando siamo circondati da umani che per lui possono trasformarsi in dissetanti pranzetti, ho bisogno che mi avverta, ho bisogno che lo tenga sott’occhio, oltre a me certo. Allora ci basta un movimento della testa verso sinistra, un sopracciglio inarcato, un labbro stretto, per intenderci come se quelle fossero parole dette chiaramente ad alta voce.
Poi ci divertiamo nelle sfide a scacchi. Ahaha! Gli altri non capiscono che gusto ci sia a giocare 3-4 minuti, e senza fare una mossa. Ma noi le facciamo in realtà. Io vedo le mosse di entrambi nella mia mente e di rimando le vede anche Edward nella sua. Diciamo che il gioco è su un piano più mentale che fisico.
Poi ci sono Rosalie e Emmett, e li ho visti sempre come dei fratelli maggiori…lei con il suo carattere forte e autoritario, lui, come se fosse complementare a lei, col suo fare da bambino poco cresciuto. Credo che Rose sia stata gelosa quando è arrivata Bella, e non solo perché non comprendeva il desiderio di rinunciare ad essere umana che lei mai e poi mai avrebbe espresso, ma anche perché io ho accolto subito Bella come sorella, mi sono affezionata a lei sapendo sin dall’inizio come sarebbe stato il nostro rapporto. Eravamo state sempre io e Rose, 2 sorelle, poi per lei Bella divenne l’intrusa.
3. Ci parli del tuo rapporto con Jasper? Siete molto legati anche se non lo date proprio a vedere come Emmett e Rosalie?
E’ stato strano, mi è successo solo quella volta…vedevo le sue decisioni anche se allora non lo conoscevo e lui non conosceva me, almeno direttamente. Allora essere le due metà di una sola persona era per noi qualcosa che ci rendeva incompleti e solo inconsapevolmente sapevamo che ci mancava qualcosa…questo si manifestava sia in me che in lui nel desiderio di ricerca, nell’insoddisfazione delle giornate che scorrevano, nel tempo che trascorreva lasciandoci immutati e immutato restava il nostro senso di vuoto.
Quando lo vidi nella mia visione mi diede il sollievo a quella mancanza che sentivo e di cui non mi spiegavo il significato. Capire che era lui, lui la persona che cercavo è stato poi istantaneo. Le mie ricerche mi avevano condotto a quell’incontro e vedevo che per Jazz era lo stesso.
Allora vidi dove era diretto, non potevo aspettare ancora e lo raggiunsi. Sapevo come sarebbe stato il momento esatto in cui lo avrei incontrato, ma non potevo evitare di non sentirmi in ansia per l’attesa. Lo avrei visto presto, e felicità, sollievo e speranza avrebbero colmato entrambi. Il vuoto e la disperata ricerca, sia mia che sua, sarebbero finiti.
Ormai siamo sposati da quasi 100 anni e siamo uniti da un legame indissolubile, ancora di più di quanto si possa pensare, perché non è nato nel momento in cui ci siamo incontrati, ma esisteva da prima… da sempre.
4. E il tuo legame con Bella? Già prima di conoscerla sapevi che sareste diventate migliori amiche e che alla fine lei sarebbe entrata a far parte della famiglia…
Oh, Bella, la adoro! Sì, già prima di incontrarla sapevo che saremmo state ottime amiche!
Io ho sempre considerato la sua trasformazione come qualcosa di inevitabile, mentre Edward si ostinava a non voler vedere la realtà delle cose. Bella sarebbe entrata a far parte a tutti gli effetti della nostra famiglia…ricordo la volta in cui, durante il viaggio per Volterra, mi offrii di trasformarla io stessa se Edward non si fosse deciso. Poi non ci fu bisogno del mio intervento, le cose si sono evolute in modo piuttosto sorprendente… comunque non abbastanza per me, raramente qualcosa mi coglie di sorpresa.
Comunque io e Bella siamo sorelle, amiche, complici e non potrebbe essere altrimenti. A volte lei fa qualche capriccio quando a parer suo esagero nelle mie attenzioni, ma poi cede, sa che le voglio bene. Sto cercando col tempo di insegnarle e trasmetterle un po’ del senso estetico che è giusto avere, ma con scarsi risultati.
Pazienza, vuol dire ci sarà sempre bisogno dei miei consigli! eheheh
5. Riesci a prevedere il futuro...quanto questo potere influisce sulla tua vita sia in modo positivo che negativo?
Sarei diventata una selvaggia, ma come piace dire ad Edward e Carlisle, sono riuscita a sviluppare una coscienza. Dopo un po’ di tempo dalla mia nascita ho capito che doveva esserci un modo di vivere diverso…forse è stato in quel momento che ho cominciato a vedere nella mia mente le diverse possibilità che si dipanavano davanti a me. Ho scelto quella giusta e insieme a me ho portato Jasper ovviamente.
Quindi per le scelte a cui mi hanno portato le miei visioni non posso che essere grata del mio dono, penso abbia effetti solo positivi nella mia vita e non riuscirei a vivere diversamente senza.
Col tempo sono riuscita a svilupparlo anche meglio e mi sono resa conto di come le cose cambino in base alla più piccola decisione.
Ad esempio quando vedo che Jasper sta per cedere a scuola al passaggio di una studentessa troppo vicina a lui, nel momento stesso in cui dico che non succederà nulla di brutto, sono io stessa che decido che non accadrà! Infatti alle parole “Non farai niente di male, l’ho visto” Jasper cambia subito idea; seppur minimamente prima l’unica cosa nella sua mente fosse stata un omicidio o una cosa simile, beh, quelle parole sono magiche, cancellano tutto. Anche se si tratta di una piccola bugia, diventa all’istante verità, quindi non conta giusto?
Si gioca tutto su un sottile confine.
Anche quando Edward era confuso dopo aver conosciuto Bella, ricordo che ogni minima discussione in famiglia, ogni singolo consiglio, e poi ogni incontro con Bella cambiavano le cose. Il futuro era in una continua lotta, perché il vero conflitto era nel cuore e nella mente di Edward.
In questa, come in altre occasioni le mie visioni sono state una guida. Eccezione fanno gli avvenimenti che si sono succeduti quando i lupi e i mezzosangue sono entrati nella nostra vita. Come se sui miei occhi fosse caduto un velo persistente e nella mia testa un martello battesse senza sosta facendomi male, ero cieca. Non mi era mai successo ed era tanto fastidioso quanto snervante. Ormai so che quando non vedo più nulla, significa che c’è di mezzo un licantropo; è come sfruttare il mio potere all’inverso, sempre meglio che restare senza difese, no?
6. Parliamo di quando hai visto che i Volturi sarebbero arrivati per distruggere la vostra famiglia. Sei partita con Jasper alla ricerca di altri mezzosangue come Renesmee…quanto è stato difficile abbandonare tutti loro proprio nel momento di più crisi?
E’stata una situazione particolare. Sapevo che poi saremmo tornati, in ogni caso, sia che avessimo trovato Nahuel sia che non ci fossimo riusciti, ma decidere di fare tutto tenendo gli altri allo oscuro non è stato semplice.
Io ero sicura di quello che stavo facendo, ma vedevo che in una piccolissima parte della mente della mia famiglia si sarebbe insinuato il dubbio, seppur minimo, che davvero io e Jasper fossimo fuggiti via abbandonandoli. E’ normale…con una mente tanto spaziosa valuti pro e contro, semplicemente.
Per me davvero era diverso. Non sapevo come sarebbe andata la battaglia finale finchè non ho trovato il mezzosangue tanto simile a Renesmee. Durante il viaggio, sia all’andata che al ritorno, monitoravo con le mie visioni quello che stava accadendo a Forks secondo le scelte fatte dagli altri. In più dovevo concentrarmi per percepire la presenza di nostri simili e viaggiare sulla pista giusta per trovare quello che stavamo cercando. Non riesco a vedere i mezzosangue, quindi le ricerche sono state rallentate, per fortuna non abbastanza così allo scontro con i Volturi siamo arrivati in tempo.
7. Quando sei stata trasformata? In che modo James è implicato?
Non ricordo chi mi ha trasformato, né come ho già detto la mia vita umana. Il dolore per la trasformazione è il ricordo più vecchio e forse il più intenso, così come per tutti i vampiri.
La consapevolezza del dolore aumentava man mano che la mia mente in qualche modo guariva…da umana non ero del tutto cosciente di me.
Comunque, ho scoperto che a trasformarmi è stato un medico che si prendeva cura di me agli inizi del novecento. Il fatto che si fosse affezionato a me mi ha salvato 2 volte la vita: la prima perché fu lui, che era un vampiro, a rendere tale anche me e a sottrarmi a quella non-vita a cui ero condannata da umana; la seconda perché mi trasformò per non lasciarmi preda di James, un vampiro nomade, deciso a rendere me la sua successiva vittima.
James era un cacciatore, il cui unico scopo nella vita era inseguire ancor più che catturare, per il puro piacere di farlo, oltre che per nutrirsi.
Ho scoperto la verità sul mio passato per un incidente fortuito…insieme alla mia famiglia e Bella a Forks ho incontrato James, e proprio in quella occasione la storia si ripeté, almeno in parte: decise che Bella sarebbe stata la sua nuova preda, ma non fu necessario, come nel mio caso, trasformare lei per sbarazzarci di lui. E’ stata una delle tante occasioni in cui l’unione della famiglia ha avuto un importanza fondamentale.
Bene Alice, abbiamo concluso! Grazie per il tuo tempo e per esserti confidata con noi!
Oh, è stata un’intervista deliziosa e mi sono divertita molto! Grazie a voi!
è stata davvero molto carina!e per ringraziarla del tempo che ci ha dedicato ecco a voi un video che abbiamo realizzato tutto dedicato a lei!!
se volete leggere le altre interviste che Bella, Edward e Jacob ci hanno rilasciato, le trovate direttamente qui!
lo staff twilightersicule!

 




 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 

 



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