
Abbiamo fatto un piccolo video per lui che anche la gazzetta di Forks ha inserito nel suo articolo di oggi
e in più una sorpresa…
Inauguriamo la nuova rubrica “Intervista col vampiro”!!!
Enjoy!
Kiara e Giusy;*
Bentrovati . Oggi siamo qui per la prima di una lunga serie di interviste. L’ospite speciale di oggi è il vampiro più famoso del momento. E’ qui con noi Edward Cullen.
1. Allora Edward! Raccontaci un po’ di te…sappiamo che oggi è il tuo compleanno! Tanti auguri!!
Ciao. Si oggi è il mio compleanno, sono nato a Chicago il 20 giugno del 1901. Il mio nome completo è Edward Anthony Masen Cullen. La mia vita umana è durata solo 17 anni, nel 1918 fui coinvolto come tanti nell’epidemia di spagnola. Sarei morto se non fossi diventato ciò che sono adesso, se non fosse stato per colui che ho sempre considerato mio padre… Carlisle.
Mia madre, Elisabeth, gli chiese di fare tutto il possibile per salvarmi e fu così che avvenne la mia trasformazione: tre giorni in cui non desiderai altro che morire…le fiamme mi avvolgevano ma non esistevano acque in grado di placarle. Le risentii ogni volta quando Carlisle trasformò gli altri membri della mia attuale famiglia. Prima Esme e poi tutti gli altri…
All’inizio con Carlisle mi trovavo bene ed Esme da subito era stata una madre amorevole.
Eppure non riuscivo a darmi pace a causa della natura del mio essere: rubavo agli umani la vita per restare nel limbo tra la vita e la morte a cui ero condannato in eterno.
Attraversai un periodo difficile in cui non rinunciai alla mia natura nutrendomi di sangue umano, e per giustificare le mie scelte scelsi di uccidere solo assassini e uomini crudeli che non meritavano…ma come potevo io decidere chi doveva vivere? La mia coscienza ogni volta si faceva sentire sempre più molesta , e ogni volta dietro il senso di colpa vedevo il volto del padre che rispettava le mie scelte…
Tornai a casa. Carlisle e Esme mi accolsero come il figliol prodigo. Allora mio padre cominciò a pensare che anche per me potesse esistere qualcuno in grado di alleviare, almeno in parte, le mie frustrazioni di allora…fu il turno di Rosalie di passare a vita immortale, ma con lei non poteva esserci nulla se non un rapporto tra fratello e sorella. Poi arrivò Emmett. Sono grato a Rosalie per aver portato un fratello come Emmett nella nostra famiglia!
Poco dopo arrivarono anche Alice e Jasper, e la famiglia fu al completo, almeno per qualche anno.
Poi accadde l’inaspettato. La monotonia dei giorni che passavano fu sconvolta dall’arrivo della creatura più sfortunata, indifesa e adorabile che potesse esistere…Bella.
Con lei cadevano le mura di sicurezza che un secolo aveva costruito, con lei tutti i momenti erano una sorpresa e il desiderio di viverli con lei era forte tanto quanto il desiderio del suo sangue…così dissetante, così meraviglioso…mi spaventava. Tutti gli sforzi fatti fino ad allora si vanificavano alla vista del rossore che affiorava sulle sue guance, al minimo movimento dei suoi capelli che ne portavano a me tutte le fragranze…pregustavo la sensazione di calore al contatto con la sua pelle delicata.
Abbandonarmi sarebbe significata la fine, e non solo per lei.
L’odio che provai per la brama del suo sangue e per il mostro che si risvegliava in me furono ben presto sostituiti dalla consapevolezza del mio amore per lei. Ogni istante della mia vita era servito per condurmi fino a lei, la sua esistenza bastava a giustificare quella dell’universo intero. Perché senza di lei era il nulla…
Leggere dell’amore non mi aveva preparato alla folle valanga di sentimenti che inondarono il mio cuore morto, come se potesse riprendere a battere dopo che in ogni suo spazio avesse preso posto l’amore per lei.
Non avrei permesso a niente e a nessuno, nemmeno a me stesso, di farle del male, ad ogni costo, perché niente contava e conta ancora adesso più della sua felicità…anche se questo fosse a discapito della mia. Perché non potrei sopportare di vedere quegli occhi, un tempo di cioccolato, pieni di tristezza, paura, come fu quella volta alla scuola da ballo con James…vedrei tutto specchiato nei miei, paura e tristezza gemelle nei miei, amplificati dalla solitudine e dalla mia non-vita di quasi un secolo…
Scusate, sto andando oltre…ma non posso fare a meno di parlare di Bella. Il nostro legame è permanente e indissolubile. Parlare della mia vita, significa parlare di lei.
2. Non scusarti, anzi continua a parlarcene. La prima volta che hai visto Bella? Ce la vuoi raccontare?
Ero a mensa e sentii qualcuno pronunciare il mio nome, o meglio, pensarlo. Mi girai di scatto e vidi che Jessica Stanley stava parlando di noi alla nuova arrivata, Isabella Swan.
Per la mia famiglia ero una sorta di vedetta: grazie alla mia capacità di leggere nel pensiero potevo sapere in tempo se qualche umano nutriva dei sospetti su di noi. Misi particolare attenzione nell’ascoltare i pensieri della nuova venuta ma nulla, la sua mente era muta, il che mi innervosì parecchio, lo ricordo bene!Era parecchio frustrante…
Poi me la ritrovai alla lezione di biologia. Il suo profumo mi colpì come una sfera da demolizione, al pari di un ariete. Non c’era immagine abbastanza violenta che potesse descrivere la potenza di quello che mi successe in quel momento…ero un predatore e lei la mia preda…io ero un vampiro e lei aveva il sangue più dolce che avessi mai odorato in vita mia.
Ci penso sempre…se non fosse stato per la mia arroganza, mi sarei accorto di ciò che sin dall’inizio il mio stesso corpo cercava di dirmi: io ero attratto da lei. E non solo dal suo sangue …io ero attratto da Bella. Volevo conoscere lei, parlarci, stare insieme a lei tutto il tempo.
Ma non era giusto esporla al costante pericolo della mia presenza…quanto avrebbe retto il mio autocontrollo?
Non riesco nemmeno a pensarci, sento nuovamente un peso insopportabile sul petto…l’idea di Bella pallida, fredda, con gli occhi spenti dalla morte…non sentire il suo respiro, il suo cuore battere, ogni volta più veloce vicino a me…NO.
Tanto dolore ucciderebbe un uomo…ma so anche che un cuore umano non basterebbe a contenere la mia eterna devozione per la più squisita delle creature. Sapere che lei mi ricambia mi colma di gioia, mi fa sentire un senso di serenità, come se nulla potesse distruggere tutto questo… mi rende forte. Ne vorrò essere sempre degno.
3. E vissero tutti felici e contenti! Anche se…nel corso della vostra luna di miele è sorto un altro “problema”…
Purtroppo sì, si è conclusa con un imprevisto…
Ricordo quegli istanti in modo confuso…il mio cervello era bloccato..…Cosa? Come? Cosa?
Ma poi mi bastò poco per capire cosa stava accadendo e anche per arrivare alla conclusione a cui quel fatto avrebbe portato. Bella era incinta…com’era possibile? Le mie 2 lauree in medicina non erano servite a nulla, non avevo pensato affatto che il mio corpo potesse contribuire nel generare una nuova vita. Il mio corpo era morto! MORTO!
Forse era tutto compreso nel miracolo che Bella aveva portato nella mia vita… ma in quel momento tutto svaniva davanti ai miei occhi…conoscevo le vecchie storie, sapevo come sarebbe finita…
La creatura che Bella portava in grembo l’avrebbe condotta alla morte.
Sì la creatura…perché allora era solo un mostro che venendo alla vita l’avrebbe tolta a lei… non era mio figlio.
Fortunatamente tutto è andato per il verso giusto, col senno di poi è facile parlarne adesso.
Bella sta bene ed è immortale insieme a me e al nostro amore, che lo è sempre stato…staremo insieme per il resto della nostra eternità. Con noi c’è la nostra piccola bimba, Renesmee…non pensavo di poter essere così felice…tenere insieme lei e Bella in unico abbraccio mi dà una serenità che sento ogni volta come fosse la prima, la sento perché ho più di quanto potessi mai aspettarmi da un’intera esistenza di un secolo. Non ho mai creduto che per noi vampiri potesse esistere un al di là, ma stare con la mia famiglia mi fa capire una cosa: se esiste un paradiso, davvero, e se per noi un giorno fosse quella la destinazione, per me, per Bella, non cambierebbe nulla. Saremmo sempre noi…insieme.
4. A proposito di Renesmee. Durante la gravidanza Bella ha sofferto molto…cosa provavi in quegli istanti?
Quando sei un vampiro non dovrebbe spaventarti nulla…sei più intelligente, veloce, forte…ma tutta la forza del mondo non poteva nulla in quel momento. Ero impotente davanti alla sofferenze di mia moglie…non potevo nulla. Ciò che mai avrei voluto era la sofferenza di Bella: avevo promesso a me stesso che non avrei causato la sua sofferenza e invece ora il suo strazio era colpa mia.
Incapace…mi dannavo perchè sapevo sin dall’inizio che la mia presenza l’avrebbe portata alla morte, ma avevo fatto finta di nulla…ero stato egoista, fin troppo, volevo stare con lei, ma non le facevo altro che male!
Non dovevo esistere…se Carlisle non mi avesse trasformato, Bella avrebbe vissuto tranquillamente, la sua vita non sarebbe stata sconvolta da me, si sarebbe innamorata di un umano, avrebbe avuto dei figli e una famiglia, senza che questo la portasse alla morte. E invece la condannavo, col mio amore…il suo amore per me era la sua condanna. E poi, l’amore per il frutto del suo grembo. Era come se non ragionasse più…non le importava delle sofferenze, dei rischi…perché doveva nascere. Ed io ero lì, fermo a guardare. Non potevo fare altro, ma non volevo…eppure mi ero sempre ripromesso che la sua felicità era più importante di tutto. Ma in quel modo? Come poteva? Come poteva…
Ma non dovevo farmi prendere dal panico…a tutti i costi avrei mantenuto la promessa fatta a me stesso. Tutto, pur di salvarla, anche smettere di esistere…perché questo sarebbe successo se, per avere altri figli, avesse rinunciato in quel momento a Renesmee e fosse rimasta con Jake.
Provai a chiederlo a lui… la disperazione di quel momento ancora mi fa bruciare il petto e gli occhi.
Ma davvero, ormai sono vecchi ricordi…se le sofferenze di allora sono state il prezzo da pagare per la felicità di adesso, allora è giusto che sia stato così.
5. Sappiamo bene del tuo rapporto con Bella, ma con i tuoi fratelli? Come vanno i rapporti con loro?
Con il mio dono riesco a conoscere le persone, anche più di quanto vorrei, non mi piace invadere la privacy, soprattutto quella dei membri della mia famiglia. Ma con ognuno è diverso.
Con Emmett non è mai stato un problema, quello che pensa lo traduce sempre in fatti o parole…è il miglior fratello che potessi avere. Sembra il più grande di noi, ma è un bambino, per lui è tutto una sfida, un gioco e si diverte sempre a prendere in giro!
Ricordo quando Bella lo sfidò a braccio di ferro…ancora non gli va giù la sconfitta subita ahah
Con Alice c’è la complicità più grande, questo grazie ai doni di entrambi. Fra di noi ci sono sempre state silenziose conversazioni, segrete agli altri…un cenno della bocca, un movimento della testa e le risposte di uno erano chiare all’altra. Soprattutto all’inizio, quando lei era sempre preoccupata per Jasper. Voglio bene anche a lui, ma il suo rapporto con la famiglia è sempre stato diverso. Il suo problema di adattamento allo stile di vita scelto da Carlisle forse lo ha tenuto escluso in parte…ho sempre sentito il suo conflitto interiore, ma la profondità del suo legame con Alice lo ha tenuto a galla.
Ora Rosalie…ecco, con lei il rapporto è stato burrascoso all’inizio. Non sopportava che la sua bellezza non mi colpisse come accadeva con tutti gli altri uomini. Lei che ama essere venerata, non sopportava che in me non ci fosse alcun interesse, nonostante anche da parte sua non ce ne fosse per me. Finché si tratta di automobili e di musica andiamo d’accordo, ma ad esempio il tasto “Bella” diventa dolente per lei, come per me. L’ho odiata per averle permesso di portare avanti la gravidanza, solo perché lei potesse avere l’unica cosa che l’umanità di Bella le avrebbe dato, a costo della sua vita…e a Rose non importava il costo da pagare. Non ha mai compreso il mio amore per Bella, come se l’unico possibile e vero fosse il suo per Emmett…se non distruggi una casa, non è abbastanza intenso eh?
6. Com’è cambiato il tuo rapporto con Jacob Black da rivale in amore a genero?
Bella domanda! Mmm…è difficile avere un licantropo in casa. Una volta che ti abitui all’odore e al pelo, non è poi così male.
Ma qui parliamo del licantropo per eccellenza, Jacob. Il più insopportabile, cocciuto, arrogante lupastro…ma anche il migliore amico che Bella potesse trovare.
Il nostro rapporto è sempre stato particolare, se non fosse stato per le differenze di “razza” saremmo andati d’accordo subito, ci è voluto un pò perché lo capissimo entrambi.
Perché siamo stati alleati, non posso dimenticarlo…l’aiuto nella radura contro i neonati, la sua scelta di abbandonare il branco per noi Cullen, la protezione di Bella…siamo stati compagni.
Prima lo odiavo, perché sapevo che lui era la persona giusta per Bella…lei avrebbe potuto avere una vita normale senza rinunciare alla sua,avrebbe potuto vivere, avrebbe avuto un cuore capace di battere ancora, insieme a quello di Jacob.
Ero certo dell’amore di Bella per me, ma con i miei occhi vedevo l’incertezza nei suoi, e poi quando scappava per cercarlo…la gelosia può essere lacerante, l’ho sperimentato sulla mia pelle.
Lo sperimento in parte ancora, visto che è innegabile il legame di Jake con Renesmee…un padre potrà essere geloso di sua figlia no?
L’unica cosa positiva è che so che si prenderà cura sempre di Nessie…se non fossi sicuro della piena devozione e dell’amore che nutre per lei l’avrei allontanato subito…o forse Bella l’avrebbe già dissanguato! Ahah
7. Parliamo ora del vostro periodo di lontananza…un tasto dolente. Quando hai lasciato Bella, cosa hai provato in tutti quei mesi senza di lei?E cosa hai provato quando hai ricevuto la telefonata di Rosalie?
La scelta più giusta e allo stesso tempo la più sbagliata che potessi fare. Giusta, se l’avessi fatta il primo giorno che incontrai Bella…se non avessi dato il tempo né a me né a lei di essere troppo coinvolti l’uno dall’altra, ci saremmo risparmiati tutta la sofferenza di quel momento.
Ma la colpa è solo mia.
L’unica scelta che sono riuscito a fare con raziocinio alla fine si è rivelata la più sbagliata:
lasciarla…tentare di uscire dalla sua vita…
Mi sono solo ingannato, non potevo cancellare me stesso dalla sua vita, e avrei dovuto saperlo, perché dimenticare lei per me sarebbe stato impossibile…come se la mia anima perduta non fosse inevitabilmente legata alla sua. Eppure non volevo che anche la sua si perdesse, come potevo permetterlo? Per la sua felicità doveva stare lontano da me…ma sopravvivere, non vivere, questo significava la separazione, per entrambi…e quando sopravvivi, e passi ogni singolo giorno a espirare ed inspirare, senza che l’aria colmi il vuoto nel tuo petto, quando la voragine che senti si fa troppo profonda, troppo dolorosa, …allora, l’unica soluzione è quella da cui sei andato via…
Quando ho ricevuto la chiamata di Rosalie che mi diceva della morte di Bella non volevo credere alle sue parole, ma poi la telefonata a casa Swan mi diede la conferma…sentii come se l’intero universo si fosse fermato. Se Bella non era più in vita che senso aveva per me restare lì?…non volevo…l’intera mia esistenza non aveva più significato.
Il pensiero fu automatico: i Volturi. Una parte di me ragionava sul modo giusto per fare la richiesta che nessuno della mia famiglia avrebbe compreso ed esaudito…l’altra parte di me era persa, completamente…se avessi potuto piangere, non ci sarei nemmeno riuscito. “Ma perché…perchè?! Bella Bella Bella!” Le uniche parole che si ripetevano nella mia testa… come se chiamarla fosse servito a qualcosa…e ogni volta il suo nome scuoteva le mie membra.
Il dolore per la voragine nel petto ormai mi stordiva, e tramortito mi avviavo alla morte, quella del corpo… perché il resto ormai era già morto.
8. Ma aspetta… quando sei arrivato a Volterra intenzionato a farla finita e hai visto Bella che è venuta fin lì per salvarti…cosa hai provato?
Ci sono alcuni pensieri, emozioni che a parole è difficile esprimere…quando sai che al mondo esiste solo una persona…SOLO UNA al di là di te stesso, non ci sono alternative.
Non riuscire a vivere senza di lei non era una scelta, fatta consciamente, ma era una diretta conseguenza, inevitabile, incontrollabile della sua morte…e non c’erano altre scelte possibili.
Dopo aver provato la consapevolezza di averla persa ed essere caduto nel baratro più profondo, rivederla come nei miei sogni ad occhi aperti è stato come risalire all’improvviso, veloce, alla luce. Nel vuoto, senza forze e speranze, mi ero lasciato trascinare, ma ora era lei che con una forza prorompente e inaspettata mi strappava via a quelle tenebre.
Che si fosse trattata solo di una visione non importava. Bella era davanti a me…e il suo profumo era quello di sempre. Lo avevo impresso nella mia mente, ma sentirlo di nuovo non aveva prezzo…non importava che quello fosse l’inferno. Qualsiasi pena, pur di riavere lei.
Non dimenticherò mai quel momento…tristezza e dolore che mai niente avrebbe dissolto, cancellati all’istante da gioia e…speranza. La speranza che per noi non fosse la fine.
Bene abbiamo concluso.
Grazie Edward per il tempo che ci hai regalato e per averci raccontato della tua famiglia e di te.
Ancora auguri per i tuoi 108 anni!
Ciaooo...
RispondiEliminaTanto x cominciare tanti auguri al nostro tanto amato e desiderato vampiro...il più bello del mondo Edward!!!
E poi...volevo complimentarmi xke siete geniale... è stata un idea spettacolare quella dell'intervista...trpp bella
e poi sapete scrivere benissimo...mi stavo mettendo a piangere leggendo qst intervista...e piango quasi sempre qnd leggo broken wings...COMPLIMENTI A TUTTE!!!
Un Morso...
Federica
Grazieeeee fede!
RispondiEliminaAbbiamo pensato che la solita storia dei personaggi raccontata e basta fosse noiosa, o cmq si trova ovunque. Entreremo nella testa di tutti i personaggi, o almeno ci proveremo;D
Auguriiiiiiiiiiiiiiiiiii ed!!!! ^^
RispondiEliminacomplimenti ragazze!
davvero bella e originale l'idea dell'intervista! ^^
baciiii=*
Lau